Come scegliere un Robot Aspirapolvere (2024), sarà difficile? Senza dubbio alcuno anche il mercato di questi piccoli aiutanti casalinghi è diventato assai complesso. La tecnologia ha invaso le case che sono diventate ormai degli HUB di tecnologia che devono smistare assistenti vocali, robot e prese intelligenti. Se andiamo però a valutare gli aspetti più importanti la scelta può semplificarsi non poco.
Gli aspetti più comuni da considerare
nella scelta di un Robot Aspirapolvere (2024).
Potenza di aspirazione: come per un comune elettrodomestico anche i piccoli robot aspirapolvere hanno una capacità di aspirazione strettamente legata alla potenza vera e propria. Se è vero che spesso questi apparecchi devono semplicemente portarsi via la polvere, vi sarete accorti che anche piccoli apparecchi di uso comune e di grandi dimensioni, quando hanno poca potenza faticano ad aspirare correttamente il pavimento. Se a questo aggiungiamo che in casa ci sono molto spesso anche tappetini o altri oggetti d’arredamento che imprigionano la polvere, capite bene che tale aspetto non può essere sottovalutato.
Possiamo trovare questa specifica espressa sia watt che in airwatt (pressione dell’aria prodotta dall’aspirapolvere), mediamente comunque possiamo parlare di una potenza che varia tra i 30 e i 100 watt. C’è anche un altro sistema che è utilizzato per indicare la potenza di aspirazione dei robot ed è Pascal (Pa). Molto utilizzato in effetti. E’ l’unità di misura utilizzata per misurare la pressione atmosferica così’ come la pressione all’interno di un pallone da calcio, di uno pneumatico etc etc. Questa unità di misura è quindi utilizzata per indicare la forza di aspirazione.
Ad esempio il robot di fascia bassa Mi Robot Vacuum-Mop P ha una potenza di 2100 Pa. Altri produttori indicano la potenza in kPa (kilopascal) come nel caso di Ecovacs, il suo DEEBOT X1 OMNI di fascia alta ha una potenza di 21 kPa, seguendo la formula (moltiplicare il valore in kilopascal per 1000), equivalgono a 21.000 Pa.
Tipologia di filtro: i filtri maggiormente impiegati sono quelli meccanici, a 3 o più strati, ma non è difficile trovare anche sistemi di tipo elettrostatico. Se pensiamo al filtro meccanico tradizionale la sua azione è appunto meccanica, trattiene polvere e detriti all’interno della sua struttura rilasciando ad esempio particelle inferiori a specifiche grandezze (spesso 0,3 micron). Viceversa il resto viene imprigionato. Sicuramente avrete sentito parlare di filtri HEPA nei comuni aspirapolvere, molto efficienti e particolarmente indicati a chi è allergico o peggio alla polvere.
La loro efficienza può raggiungere anche il 99,97% e cattura particelle anche molto piccole. Il filtro elettrostatico invece sfrutta un sistema differente che lo rende spesso più determinato nel catturare polvere e micro particelle a scapito però di una manutenzione e cure frequenti. Ogni produttore adotta le sue strategie come nel caso del Roomba j7+ con sacchetti AllergenLock. In realtà comunque nomi diversi non vuol dire proprio differenti tecnologie. Neato D10 ad esempio utilizza proprio un filtro HEPA (True HEPA come da specifiche).
Capacità, serbatoio nei robot aspirapolvere. Anche qui ogni modello può variare ma si possono prendere in considerazione dei parametri che sono di 0,5 e 1 litro. Ad esempio un robot di fascia economica come il Mop 2 Pro ha una capienza per la polvere pari a 450 ml e 270 ml di serbatoio per l’acqua. Scegliere quello migliore per le nostre esigenze è comunque estremamente importante poiché il robot potrebbe non riuscire a pulire correttamente con una sola passata e nel tempo previsto (ad esempio quando siamo a lavoro), impiegando quindi maggiore tempo e risorse.
Non solo questo, non tutti i robot sono dotati di una stazione di pulizia e ricarica, quindi non saranno del tutto autonomi col serbatoio pieno. Non si può comunque dire che un serbatoio capiente sia meglio in senso assoluto in quanto se il robot deve lavorare spesso a pieno carico anche la sua autonomia ne risentirà. Credo che in tal senso vada trovato il giusto equilibrio, e quale sia questo equilibrio lo scopri quando fai un acquisto ragionato. Se avete necessità di un robot che sia autonomo dall’inizio alla fine, che torni in stazione per lo svuotamento, si ricarichi e torni in azione, avrete bisogno di un prodotto sicuramente di fascia media a salire, viceversa se la superfice da pulire è ridotta potrete optare per un robot che torna semplicemente al suo posto una volta pieno o scarico.
Quest’ultimo necessita di un intervento manuale per lo svuotamento del sacchetto o del serbatoio dei liquidi. In base alle scelte del produttore potreste avere la possibilità di acquistare prima il robot e poi la base autopulente. Come nel caso di Xiaomi Mop Ultra, la sua Xiaomi Auto-empty Station è acquistabile in un secondo momento.
Applicazioni ed esperienza d’uso
Il robot aspirapolvere non è un oggetto che qualsiasi persona è abituata ad utilizzare, immaginate di regalarlo a una persona non troppo smart e poco al passo coi tempi. La configurazione può essere semplice ma anche dispendiosa in termini di tempo. Del resto i robot devono adattarsi e mappare correttamente l’ambiente prima di diventare efficienti al 100%. E’ quindi indispensabile a mio avviso trovare un prodotto che sia funzionale si, ma con un’applicazione ben fatta, user friendly e reattiva. Non dico alla portata di chiunque ma quasi. Se vi interessa poi integrare questi prodotti nella domotica di casa guardate con quali sistemi è compatibile il vostro nuovo robot. Ad esempio il Vacuum-Mop 2 sfrutta la sua applicazione Xiaomi Home che è davvero ben fatta, altri produttori oltre all’applicazione puntano molto sulla compatibilità con Alexa, Google ed Apple.
Del prezzo neanche a parlarne. Mi auguro che non andrete sul prodotto che costa di più a prescindere. Ci sono ottimi prodotti in quasi tutte le fasce di prezzo che coprono tutte le esigenze possibili. Parlerò un po’ meno del discorso legato alle tecnologie impiegate nei robot aspirapolvere in quanto non credo sia utile come linea guida base, ogni produttore mette un nome a una particolare azione che esegue il robot come fosse una rivoluzione, ma credo sia poco interessante capire se il robot sfrutta gli infrarossi o i radar come primo approccio a questo mondo, piuttosto meglio essere a conoscenza di quanta autonomia ha e quanta superfice riesce a coprire mentre sono a lavoro.
Se siete invece degli utenti “pro”, indubbiamente andrete a cercare info e schede tecniche, e questa guida perde di senso per voi. Considerate comunque che un robot aspirapolvere di fascia entry-level costa mediamente tra i 150 e i 250€, un prezzo che varia molto sulla base delle tante caratteristiche che possono offrire. Ci possiamo avvicinare alla fascia alta già con 500€ fino ad arrivare tranquillamente anche a mille ed oltre.
Quali tecnologie potrebbero tornarti utili
Prendendo ad esempio il robot Neato D10 la tecnologia utilizzata è denominata LaserSmart, il sistema LIDAR è a tutti gli effetti un sistema di guida autonoma come avviene per le automobili, mappa tutta la casa in modo preciso, anche al buio e con una visione a 360 gradi. A questo si aggiungono dei sensori anticaduta, piuttosto frequenti ormai nei prodotti odierni. Ecco, se avete paura delle scale assicuratevi che il vostro nuovo acquisto sia in grado di evitarle.
Ecovacs ad esempio nel suo modello di punta DEEBOT X1 adotta delle tecnologie proprietarie come AIVI 3D e TrueMapping. Sono tutti nomi proprietari. AIVI 3D sfrutta l’intelligenza artificiale e una telecamera RGB con tecnologia Autopilot, questa va a migliorare il rilevamento degli ostacoli più specifiche funzioni che lo rendono capace di riconoscere delle persone in carne ed ossa. TrueMapping memorizza le mappe e gli apprendimenti in modo che il robot diventi più veloce ed efficiente.
Anche Samsung ovviamente non è da meno e adotta tecnologie stellari, il suo Jet Bot AI+ è un top di gamma assoluto e uno dei migliori disponibili oggi in commercio con tanto di processore Intel, LiDAR Sensor e fotocamere. Un sistema di IA come Jet AI Object Recognition, molto complesso e preciso e tutto ben integrato nelle applicazioni Samsung.
Nel prossimo articolo parleremo di diversi marchi per fascia di prezzo così che possiate avere un’idea più ampia anche sui modelli oggi in commercio e per quanto possibile darvi anche dei consigli per gli acquisti. Anche perché ci sono davvero un sacco di sconti sul web. Nessun modello specifico oggi ma qualche nome su chi produce questi robot si. Tra le aziende più “cliccate” c’è; Roomba, Xiaomi, Ecovacs e Neato. Non mancano però marchi del calibro di Samsung ed LG che col suo HomBot è sul mercato da diversi anni ormai.