Una build prestante non deve essere grande. Ecco una lista dei migliori case Mini-ITX per assemblare un pc molto compatto. I formati di schede madri più comuni che conosciamo sono; ATX, Micro ATX e Mini ITX. Il primo formato è quello che offre la maggior quantità di slot ad esempio PCI-Express, RAM e così via. Anche dotazioni USB. Sono in genere più costose e hanno bisogno di case relativamente grandi. Nel mezzo troviamo le schede Micro ATX con dimensioni più contenute ma una discreta dotazione, a partire dai quattro slot di RAM, etc. Queste schede rappresentano un compromesso sia in termini di spazio di di costo, senza rinunciare troppo alle capacità.
Il formato Mini-ITX
E’ il più piccolo dei tre, con vantaggi e svantaggi.
Oggi però si guadagna fette di mercato.
ITX sta per Information Technology eXtendend, sviluppato da VIA Technlogies.
Questo rappresenta il form factor più piccolo di quelli già citati, con dimensioni di 170 x 170. Le motherboard di questo formato possiedono generalmente slot limitati per le RAM, uno o due generalmente. Non manca naturalmente uno slot PCIe per installare una qualsiasi scheda video si voglia. Sebbene assemblare un pc in spazi ridotti come in case Mini ITX abbia preso piede sono negli ultimi anni, ITX esiste dal lontano 2001. Il supporto però per Intel e AMD è arrivato anni dopo, oggi è a tutti gli effetti uno standard dedicato al mercato consumer tanto quanto lo è il formato ATX tradizionale e Micro ATX.
Assemblare un PC ultra-compatto ha naturalmente dei vantaggi ma anche degli svantaggi. Una scheda madre di piccole dimensioni ha generalmente consumi più bassi e un raffreddamento passivo, quindi senza ventole. Non ha prestazioni inferiori ma non è studiato per fare overclock, anzi. In moltissimi casi si cerca di abbassare le prestazioni ad esempio della CPU, per ridurre al minimo consumi e temperature. Questo però non vuol dire che non siano configurazioni per giocare, tutt’altro. I PC Mini ITX sono dei perfetti alleati da salotto e possono rimpiazzare le console di ultima generazione come PS5 ed Xbox. Questo dal momento che oggi, molti utenti PC anche di vecchia data si stanno avvicinando più al divano, allontanandosi dalla scrivania. Merito anche di Smart TV da Gaming davvero eccellenti, dotate di tutte le funzionalità gaming di cui si ha bisogno; alto refresh rate, AMD FreeSync Pro, G-Sync e VRR.
Il bello se così possiamo dire è tuto quello che gira intorno all’installazione di una configurazione in un case Mini ITX, ovvero lo studio e la progettazione. Un aspetto che negli anni si è perso molto nei tradizionali pc a torre. Questo dal momento che installare le componenti hardware è diventato estremamente semplice e alla portata di tutti. Questo non è assolutamente un male, però si è perso un po’ di quel fascino. Case estremamente ampi, passaggi per i cavi studiati nei minimi dettagli, alimentatori modulari e disponibili nelle dimensioni più disparate. Insomma oggi assemblare un pc brutto e confusionario è molto complicato. Senza considerare poi l’avvento delle memorie su slot M2. Un bel risparmio di cavi (alimentazione e dati) rispetto ai vecchi Hard Disk.
Ecco i migliori case Mini-ITX,
guida 2024-2025 (in aggiornamento)
- Lian Li Q58 –
- Cooler Master MasterBox NR200P V2 –
- Fractal Design Terra –
- Louqe Raw S1 –
- Phanteks Evolv Shift 2 –
- Hyte Revolt 3 –
Non c’è un vero vincitore in questa classifica poiché ognuno di questi casi ha dei pregi e dei difetti. La differenza sostanziale tra un case Mini ITX e uno standard è che non si può dar nulla per scontato. Il consiglio che posso darvi è di cominciare anzi tutto a scegliere il case che più vi piace, da li partire con lo studio delle misure. L’alimentatore in questo caso sarà fondamentale. Avrai bisogno di un formato SFX che è l’acronimo di Small Form Factor. Un formato appunto dedicato a questo tipo di installazioni dove lo spazio è poco e tutto deve essere ottimizzato.
Questi alimentatori non sono affatto meno potenti o meno efficienti, tutt’altro. Hanno una densità di potenza migliorata rispetto alla loro controparte ATX. Se scegliere ogni singolo componente e valutare con estrema precisione i dettagli non ti fa dormire la notte, ci sono comunque soluzioni pratiche che si possono adottare. Anzi tutto valutare produttore per produttore seguendo le sue indicazioni. Ad esempio, l’alimentatore V SFX PLATINUM 1300 230V è già studiato per essere alloggiato in un MasterBox NR200P di Cooler Master. Lo stesso case nella sua versione Max, ha già nel suo interno un dissipatore AIO (280 mm) e un alimentatore 850W. Naturalmente è possibile acquistarlo vuoto.
Tutti i grandi produttori, sia quelli di hardware che di componenti, stanno spingendo nella direzione per cui sarà possibile creare un vero e proprio ecosistema compatibile. Quindi in sostanza non sarà difficile, come già avviene per gli ATX tradizionali, assemblare delle build completamente MSI, ASUS o GIGABYTE, citando quelli più grandi. Mentre lato accessori vediamo già Coolermaster con i suoi alimentatori, case e dissipatori, nonché ventole. Il caso più recente riguarda NZXT, nota per i suoi case, oggi conosciuti anche per ventole, alimentatori e sistemi AIO di ottima fattura. Anche Lian li si è mossa in questa direzione. Il che semplifica di fatto la scelta dei componenti.
Il futuro è senza cavi, anche nel mercato Mini ITX.
Ma forse ci vorrà ancora un po’ di tempo, anche per adattare i case.
Ma ci sono degli sviluppi ancora più interessanti che riguardano schede madri e CPU. A inizio anno alcuni produttori tra cui MSI su tutti, hanno presentato un rivoluzionario modo di assemblare PC, portando i connettori della scheda madre sul retro. MSI PROJECT ZERO oltre a semplificare di fatto il passaggio dei cavi, aiuta notevolmente ad ottenere risultati esteticamente più gratificanti. Anche ASUS e GIGABYTE hanno presentato le loro soluzioni.
Installare però una di queste schede madri necessita di un case compatibile. Lato GPU invece si stanno studiando soluzioni per cui l’alimentazione esterna non sarà più necessaria, si alimenteranno di fatto attraverso la motherboard. Non sappiamo se questo riguarderà da subito anche GPU di fascia alta come una 4080 o 4090, ma il futuro è certamente in favore di un’installazione semplice e pulita. Chissà se in futuro non dovremmo semplicemente collegare un cavo di alimentazione come avviene oggi per le console.