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AI Game Highlighter di Streamlabs, la nuova funzionalità

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Le asciugatrici Hisense imitano l’asciugatura su stendino

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ASUS (ROG): monitor da gioco premium 1440p alla Gamescom 2024

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ASUS Prime X870-P WiFi e Prime X870-P

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In occasione della Gamescom 2024, ASUS ha presentato nuove...

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Scadenze ed etichette PAO: saponi e creme da barba cosa rischiano?

Saponi e creme da barba cosa rischiano?

Prodotti per la rasatura come; creme, schiume e lozioni, sono prodotti cosmetici, e come tali sono regolamentati dal Ministero della Salute. Questi possono essere immessi sul mercato quando rispondono a determinati criteri ed obblighi. Un distributore ad esempio verificherà che il prodotto abbia la giusta etichettatura, oltre che completa delle informazioni richieste anche che sia in caratteri indelebili e facilmente leggibili dal consumatore, che rispetti i requisiti linguistici e così via. Puoi approfondire consultando il REGOLAMENTO (CE) n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici. Cos’è un prodotto cosmetico nello specifico?

Il trucco c’è e si vede: Inganni e bugie sui cosmetici. E i consigli per difendersi. Un libro disponibile anche in versione Kindle e Audiolibro (puoi provarlo gratis per 30 giorni) che smonta con molta cura, ma anche semplicità forse, tutte le bufale che girano intorno al mondo dei cosmetici. Ti consiglio di leggerlo. Disponibile su Amazon a un prezzo più che onesto.

«prodotto cosmetico»: qualsiasi sostanza o miscela destinata
ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano
(epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi
genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca
allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei;

Le informazioni che devono essere presenti e visibili sulle confezioni dei nostri cosmetici sono davvero molte, pertanto vi consiglio, nel caso vogliate approfondire l’argomento, di consultare direttamente il sito di http://www.salute.gov.it/. Il nome o la Ragione Sociale dell’azienda, il contenuto che può essere espresso in peso o in volume, la data di scadenza, sono solo alcune delle informazioni che vengono richieste. Anche la funzione stessa del cosmetico deve essere indicata. Solitamente noi consumatori ci fermiamo a dettagli semplici quali la data di scadenza, la PAO e l’INCI, anche se ne capiamo molto meno di quanto in realtà pensiamo.

L’etichetta PAO viene applicata sui prodotti che hanno una durata minima di trenta mesi, per la quale il produttore dichiara il tempo di consumo ideale una volta che questi vengono aperti. PAO è l’acronimo di Period After Opening, ed è accompagnato, oltre che da un numero, dall’immagine che sicuramente conoscete bene, quella del vasetto aperto. Questa etichetta può venir meno nei casi in cui ad esempio il produttore possa certificare che il cosmetico non è soggetto a deterioramento. Il numero ovviamente indica il tempo in cui il prodotto, una volta aperto, conserva tutte le sue proprietà (PAO 12 M = 12 Mesi).

Per quanto l’etichetta PAO non sia una data di inizio e di morte, è bene essere consapevoli anche dei rischi a cui si può andare incontro. Il buon senso e i metodi di conservazione di un determinato prodotto possono salvarci da situazioni spiacevoli. E’ chiaro pensare ma non scontato, che prodotti naturali avranno un periodo di conservazione più breve, e avranno più difficoltà a mantenere intatte le loro proprietà una volta aperti al consumo. Altri saponi o creme da barba potrebbero apparire perfette negli anni anche conservate male. Così come le produzioni industriali possono mantenersi a lungo, lo stesso vale per prodotti artigianali, in base alle scelte del produttore.

Le prove più semplici da fare riguardano la visualizzazione del prodotto, un’eventuale alterazione di colore, odore o composizione dovrebbero farci allarmare. Ricordarci l’aspetto di quel sapone in origine è sicuramente il miglior metro per misurare qualità ed integrità del cosmetico. Ma potrebbe non bastare. Molti prodotti cosmetici possono subire alterazioni chimiche durante il periodo di utilizzo e conservazione, che a occhio nudo sarebbe impossibile vedere. Quindi, anche se apparentemente il sapone non presenta problematiche, non vuol dire che sia sicuro al 100%.

Potrebbe essere più utile ricordare di:

  • Non esporre i prodotti a fonti di calore,
    evitando anche l’esposizione diretta con il sole
  • Evitare il contatto con mani sporche
  • Intrusione di acqua o altri liquidi
  • Non lasciare i prodotti aperti

Almeno il 50% di questi consigli è impossibile da mettere in pratica quando parliamo di Rasatura Tradizionale, ma visto che di cosmetici si parla, è giusto mantenere quanta più distanza possibile da un’eventuale proliferazione batteria o alterazione chimica. Pulire e chiudere accuratamente il nostro vasetto potrebbe già aiutarlo a conservarsi nel tempo, così come non toccarlo direttamente con le mani, o con un pennello non accuratamente conservato. Sulla base di tutte queste informazioni, apparentemente scontate, c’è una riflessione che sarebbe invece opportuno fare: evitare di far magazzino di prodotti aperti o semi-usati, con la speranza o la sicurezza infondata che questi rimangano eterni ed immuni da qualsiasi alterazione chimica.

Qui si potrebbero aprire discussioni interessanti ma anche molto accese.
Se da una parte i prodotti cosmetici devono avere un sistema anti-microbico efficiente, questo è strettamente dipendente dai conservanti utilizzati, gli stessi conservanti che noi consumatori spesso di battiamo per eliminare, ignorandone funzione e inoffensività. I produttori comunque non sono mai rimasti con le mani in mano, trovando soluzioni e anche “scappatoie”. E’ bene ricordare che un cosmetico che diventa instabile può sviluppare muffe o contaminazioni di microorganismi patogeni e non. Non da meno bisogna considerare l’ipotesi che la pelle su cui viene applicato un sapone non sicuro, potrebbe essere danneggiata e non intatta – pensiamo ad esempio a quando ci facciamo la barba ma il rasoio ci crea dei piccoli taglietti.

Il mio consiglio è quello di acquistare e consumare i propri saponi da barba rispettando le date indicate dal produttore, ma tenendo comunque sotto osservazione ogni prodotto prima di applicarlo sul nostro viso, soprattutto se stiamo utilizzando saponi e creme da barba, che per ovvi motivi sono sempre a contatto con acqua e corpi estranei estranei; pennelli in primis. Ti consiglio di visitare anche il Centro Nazionale Sostanze Chimiche (CNSC).

Il PAO è indicato in tutti i Paesi della UE allo stesso modo.
Altri Articoli interessanti: LINK. Ciao e alla prossima da Vintage-Barber!

Fabio Nardozzi
Fabio Nardozzihttps://www.fabionardozzi.it
Ciao! Finalmente ho deciso di tornare online e parlare di quello che è in sostanza il mio mondo: tecnologia, informazione, gusto e buon vivere. Cerco di portare sempre contenuti ed approfondimenti di qualità, testando o navigando personalmente su ogni prodotto, sito web o servizio.
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