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ASUS annuncia la disponibilità di ZenWiFi BQ16 Pro e...

ASUS Republic of Gamers annuncia ROG Azoth Extreme

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Presentato l’ASUS NUC 14 Performance, un mini PC barebone business-friendly

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 Logitech G309 LIGHTSPEED è ora disponibile

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CORSAIR presenta la sedia da gaming TC500 LUXE

CORSAIR presenta la sedia da gaming TC500 LUXE: stabilisce...

Acer ha presentato SpatialLabs Eyes Stereo Camera,acquisizione 3D stereoscopico

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ASUS VivoWatch 6 sarà dotato di due set di sensori ECG e PPG

ASUS VivoWatch 6 sarà dotato di due set di sensori ECG e PPG di grado medico, che offrono a chi lo indossa comode misurazioni sulla...

I nuovi case con vista “panoramica” MSI PANO

MSI PANO, case rivoluzionario che si discosta dal design...

La nuova tastiera Logitech G515 LIGHTSPEED TKL a basso profilo

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MSI MAG Infinite E1 è disponibile (Computex 2024)

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Raffreddamento rivoluzionario con la serie iCUE LINK TITAN

Raffreddamento rivoluzionario con la serie iCUE LINK TITAN: questi dispositivi...

CORSAIR Custom Lab è stato presentato al Computex 2024

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Rumors

Cos’è Apple Vision Pro: nel caso te lo fossi perso

Non siamo troppo lontani dal lancio ufficiale. Ma cos'è...

Apple Vision Pro: troppo complicato da produrre?

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Fossil e Wear OS , divorzio all’orizzonte e poche altre novità

Fossil e Wear OS sono pronti a lasciarsi, come...

Samsung sarà Apple’s primary supplier per pieghevoli ed XR

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PS5 Pro aumento in raster del 60%?

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Tales of Kenzera: ZAU, un leak lo anticipa

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Prodotti Tech 2022: promossi e bocciati

Alla fine mi sono deciso a stilare questa sorta di classica dei prodotti tech più convincenti di questo 2022. Naturalmente gran parte dei prodotti sono quelli che ho recensito personalmente, di alcuni probabilmente non troverete la recensione qui sul Blog, ed aggiungerò dei nomi sia in positivo che in negativo che non ho direttamente testato ma su cui mi sono informato abbastanza per poter dare quanto meno la mia opinione. Ultima informazioni di servizio riguarda l’anno 2022: alcuni di questi articoli tech potrebbero essere stati presentati l’anno precedente (2021), ma comunque recensiti o testati nel corso di questi dodici mesi.

I prodotti del 2022

Periferiche da gaming: tanti bei prodotti recensiti. Primo posto non so, ma una medaglia quanto meno vicino all’oro la consegnerei volentieri all’EKSA® EM200. Un mouse che alla fine ho adottato come scelta principale sia per produttività che gaming (da non professionista). La sua arma è senza dubbio i prezzo che però non ha nulla a che vedere con la qualità costruttiva e le prestazioni. Il design poi è estremamente curato e suoi led RGB molto discreti. Non manca un’applicazione molto definita e dettagliata e un cavo che seppur rigido resta gestibile. In generale mi sento poi di consigliare tutta la linea ESKA, in particolare il superleggero EM500. Ad oggi ho preferito questo addirittura al Makalu 67, che resta tra l’altro un mouse pazzesco.

Rimanendo in tema periferiche come non parlare di Logitech. In particolare due prodotti; il primo è il mouse G305 Lightspeed che non è solo è bello esteticamente, ma adotta delle tecnologie che lo rendono per certi versi davvero unico. A partire dal suo sensore HERO, fino ad arrivare alla gestione dell’alimentazione. Senza trascurare fattori come peso e compattezza. Una periferica davvero valida anche in gaming dove personalmente non ho riscontrato limiti – rimanendo pur sempre nel mio essere non professionista ma semplice appassionato di videogiochi. Rimanendo in casa un altro TOP sono le headset Logitech G335: capiamo subito che uno dei punti di forza di questa cuffia è il peso. I soli 240 g cavo incluso incidono sul confort e sulle lunghe sessioni di gioco, difficile stancarsi indossandole. I padiglioni sono molto generosi nelle dimensioni ma sono in gran parte composti da imbottitura, morbida spugna traspirante, perfetta anche in ambienti non troppo ventilati o freschi. Benissimo in gaming e in produttività, non sono cuffie universali e non certo per l’ascolto di musica, ma rappresentano un best-buy per un utilizzo a 360 gradi. Se ti sei perso la recensione puoi recuperarla a questo link.

E per continuare con le headset inserisco forse a sorpresa per qualcuno delle Trust GXT 391. Le Thian vanno dritte al sodo sostanzialmente, sono delle cuffie con caratteristiche modeste ma che riescono a farci godere dei nostri titoli spendendo una cifra onesta per la qualità offerta. Personalmente ritengo che la qualità percepita sia più alta al suo prezzo e che messe a paragone con altre cuffie non abbiano caratteristiche inferiori.

L’audio è molto buono, riescono ad essere immersive quando l’audio dei giochi lo permette, quindi nessun problema nel capire la direzione dei nemici in Fortnite ad esempio. Soffrono il confronto con qualche cuffia che costa solo poche decine di euro in più ma le Trust sono wireless e anche più piccoline. A distanza di diversi mesi di utilizzo non posso che continuare a parlarne bene, specie per longevità appunto. Le GTX 391 non hanno dato segni di cedimento e continuano a far il loro lavoro onestamente, eccezion fatta un po’ per l’archetto superiore che si è scurito, ma un altro best-buy che non ho paura di consigliare (41€ circa oggi). E proseguiamo con Razer Kaira X: una cuffia specifica per gaming (PS5 e Xbox) che riesce a restituire un audio cristallino, non troppo equalizzato o sbilanciato, adatto anche a un utilizzo extra-console. In game le Razer si comportano benissimo restituendo una discreta fedeltà del posizionamento degli oggetti e della spazialità, merito anche dei driver da 50 mm. Il maggior pregio resta proprio la purezza del suono restituito, questo le rende praticamente universali nell’ambito gaming, ottime negli FPS come nei titoli di guida, recentemente testate proprio sul nuovo NFS (spoiler non mi è piaciuto), ma anche Fortnite, APEX e così via. Se volete recuperare la recensione eccola: Razer Kaira X: headset definitiva per PS5?

Sul versante tastiere non ho ricevuto molti articoli convincenti ma delle eccezioni niente male. Questo non vuol dire che non siano stati presentati sul mercato soluzioni interessanti, non solo per gaming ma anche uso ufficio o altro. Quest’anno infatti si è parlato molto della Asus ROG Strix Scope RX TKL Wireless Deluxe, una tastiera convincente sotto ogni aspetto e che mantiene un rapporto prezzo-prestazioni più che interessante se consideriamo che le tastiere così dette gaming, prodotte dai vari ASUS, Corsair e via discorrendo, hanno spesso prezzi gonfiati o che perlomeno non rispecchiano la reale qualità del prodotto. Questo semplicemente per dire che come per il comparto audio, anche sulle tastiere è possibile spendere le stesse cifre o poco superiori per fare un salto di qualità anche esagerato. L’ASUS in questione ha degli switch notevoli ed è costruita molto bene, con un software migliorabile e un prezzo non troppo accessibile, resta comunque una novità interessante di quest’anno. Su Amazon è in offerta con uno sconto del 17% ma non credo avrete difficoltà a trovare nuove offerte nel prossimo futuro. Un altro prodotto che non si fa certo amare per il suo prezzo di listino è la ROCCAT Vulcan 2 Max, una tastiera anch’essa dedicata a gamer incalliti che non badano al prezzo e che non rinunciano a un’estetica curata e degli RGB esclusivi (HD AIMO™ RGB). La Vulcan 2 è una tastiera full size che adotta degli switch ottici Titan 2 Optical Red, lineari o di tipo tattile, possono essere scelti, con una corsa di 3,6 mm e un polling rate di 1.000 Hz. Se il prodotto stuzzica la vostra fantasia vi rimando al sito ufficiale per maggiori dettagli, da poco disponibile anche su Amazon alla modestissima cifra 229€.

Tornando invece ai prodotti recensiti e tastati nel verso senso della parola c’è una vera e propria bomba: AUKEY KMG12. Signori, una tastiera che quando ho visto il prezzo mi è preso un colpo (sito ufficiale leggermente più caro). Una tastiera full size da gaming, meccanica come piace a tutti ormai, con un telaio estremamente solido, costruita benissimo, sensazioni da vera tastiera premium in tutto e per tutto. Non sono un amante dei prodotti economici ma sono un vero malato quando si tratta di scovare gemme rare a poco soldi. Nonostante sia l’aspetto meno importante quello che mi ha catturato della KMG12 è l’illuminazione estremamente piacevole, tanti effetti personalizzabili ma insomma quello che cattura di questa tastiera è la sua qualità e la piacevolezza che restituisce quando la si utilizza in game. Rumorosa quanto basta e piacevole allo stesso modo anche in scrittura. Pur non avendo una dotazione tecnica di livello questa AUKEY è il meglio provato fino ad oggi in questa fascia di prezzo, vi ricordo che parliamo di circa 30€. Non mi dimentico della piccola Rii Mini i18, siamo su un genere completamente differente, una super compatta da scrivania che riesce a farci godere di una scrittura fluida e piuttosto veloce, con una buona retroilluminazione (banca una banale luce bianca) e un prezzo super.

Lo Zenfone 9 è il TOP smartphone che sceglierei

Concludendo in tema smartphone non capisco come sia già finito nel dimenticatoio un prodotto come l’ASUS Zenfone 9. Non è una novità in senso assoluto ma resto dell’idea che un prodotto debba essere in primis concreto a costo di rinunciare a qualche features. Non credo poi che oggi ci siano delle vere rivoluzioni sul campo delle telefonia escludendo i pieghevoli forse, ma in questo mercato piatto l‘ASUS è un telefono eccellente dal punto di vista della qualità e della dotazione offerta. Parliamo anzi tutto di un compatto, si tiene facilmente con una mano e dal peso contenuto (169 gr). Non è un battery phone con i suoi 4300 mAh ma ha un’ottima autonomia e un hardware di tutto rispetto, forse tra i top gamma più compatti in circolazione.

Che dire poi dell’ottimo 5.9” AMOLED (445 ppi). Sotto il cofano troviamo lo Snapdragon® 8+ Gen 1 e memorie UFS 3.1 ROM (fino a 256 GB) e LPDDR5 RAM fino a 512 GB. Un design che amo tantissimo, così come quello delle fotocamere, accompagnato appunto da una compattezza unica che raramente troviamo in un top di gamma, senza tralasciare l’ottimizzazione del sistema di raffreddamento, il comparto fotografico affidato a un sensore Sony® IMX766 senza ulteriori camere inutili, insomma le prestazioni ci sono tutte ed è difficile pensare che sia un telefono limitato o limitante per qualche utente. Il prezzo non è assolutamente alto per uno smartphone del genere ma credo che in questo sia stato penalizzato dall’arrivo dei Google Pixel. E’ ancora presente il jack audio per le cuffie! Bene così ASUS.

Promossi ma rimandati al 2023

Il prodotto che mi ha lasciato di stucco, ma allo stesso tempo mi lascia tanti dubbi e perplessità è quello che definisco l’oggetto tech in assoluto del 2022 ovvero la gamma Google Pixel. Come sempre la stampa specialistica si è precipitata a concludere la recensione dei nuovi prodotti Google e a distanza di poco tempo i problemi erano già evidenti, alcuni sul software quindi risolvibili, altri a livello hardware – prestazioni. Gli appassionati di telefonia potranno qui darmi lezioni e bastonate riguardo il mondo smartphone ma da semplice utilizzatore e appassionato non mi sono lasciato trasportare dalle numerose offerte lancio di Google seppur davvero interessanti, sia sul Pixel 7 che il 7 Pro. Intendiamoci parliamo di due prodotti davvero sconvolgenti e credo ad oggi la massima espressione di Google sul fronte telefonia, capaci di farci già dimenticare l’ottimo Pixel 6a che oggi è davvero accessibile nel prezzo. Non sono mancati miglioramenti sul fronte design e il comparto fotografia è davvero fantastico. Da dove derivano i problemi? Non mi convincono ancora sul fronte hardware, come per alcuni Samsung top di gamma (vedi i lag su S22) ancora troppi telefoni soffrono di surriscaldamento e in generale non sopporto minimamente l’idea che ogni telefono scartato dalla confezione possa essere difettoso o non performante come altri, e questa non è una regola a una scelta ben precisa dei produttori sulla linea di montaggio che decidono le percentuali di tolleranza di componenti hardware. Superato forse l’ostacolo dei display non vorrei ritrovarmi a dover tribolare con un telefono che scalda troppo con conseguenti cali di prestazione.

E non mi riferisco infatti ai test distruttivi di JerryRigEverything, ma proprio di utenti che hanno provato lo smartphone e hanno riscontrato cali di prestazioni notevoli dopo un utilizzo non troppo intensivo, anche in un lasso di tempo breve. Online comunque non mancano svariati benchmark che vedono i Pixel 7 di poco sopra la precedente generazione. Si osservano poi punteggi dove questi si equivalgono e dove addirittura vanno a premiare i modelli precedenti quali appunto il Pixel 6. Questi dati dicono davvero poco o nulla ma una cosa è certa: entrambi i telefoni vanno benissimo e riescono a coprire tutte le esigenze di ogni genere di utente, anche quello più sofisticato, smanettone, appassionato di fotografia. Diversi problemi segnalati sulla ricezione, migliorati leggermente con i recenti update. Il processo produttivo rimasto invariato e una discussa GPU, mi lasciano in attesa che escano ulteriori dettagli e prove più reali, non recensioni fatte in una settimana, così da poter valutare realmente la bontà del prodotto. Non sono mancati bug e problemi software ma su questi devo ammettere che Google stia facendo un gran lavoro nel risolverli e che stia portando su Pixel 7 nuove funzioni, come ad esempio la VPN recentemente annunciata. Due grandi prodotti che mi aspetto di rivedere nel 2023, sperando che Google non abbandoni già il progetto dedicandosi alla nuova generazione di smartphone della quale già si parla.

Le Sony LinkBuds sono quasi perfette: l’altro prodotto che mi aspetto di rivedere nel corso del 2023 sono le cuffie auricolari LinkBuds di Sony, prodotto di cui vi ho già parlato e che come primo approccio a questo design rivoluzionario credo siano già perfette, ma con delle carenze sul comparto microfoni e una tipologia di confort non adatto a tutti, mi aspetto verranno portate avanti e migliorate sempre più.

Smartwatch e indossabili: non pervenuti… o quasi

Sul fronte smartwatch davvero il nulla cosmico tra i prodotti arrivati da recensire. Parlando di prodotti economici credo che oggi ci sia poco altro da dire; tutti gli orologi smart oggi in commercio sono in grado di fare tutto e di farlo decentemente, senza troppa precisione e con tanto ottimismo sul conteggio dei passi e delle calorie bruciate, molto bene i sensori che rivelano la temperatura corporea, l’ossigeno nel sangue, la pressione arteriosa, da non interpretare come dati clinici, ma comunque non troppo distanti dalla realtà (di un soggetto sano). Le applicazioni poi sono tutte ben fatte e capita molto spesso di ricevere orologi differenti che sfruttano le stesse applicazioni, una scelta più che giusta. Alcuni smartwatch poi gestiscono bene anche le notifiche e alcun addirittura le chiamate. Una critica doverosa da fare è sul comparto alimentazione: troppe tipologie di cavetti, sulla fascia economica basta un connettore uguale per tutti. Tutt’altra storia sul fronte Samsung, Google ed Apple. Galaxy Watch5 e Watch5 Pro: CPU Dual Core a 1.18GHz, schermo Super AMOLED, tantissime funzioni e integrazioni e connettività di ogni tipo, dal Bluetooth al 802.11 a/b/g/n 2.4+5GHz. Google Pixel Watch è un altro prodotto interessante, forse non al passo di altri top di gamma stando ad alcune recensioni, ma tant’è che esiste ed è stato messo proprio in bundle durante l’offerta lancio della gamma Pixel 7. Non è da meno la dotazione a partire dal suo schermo AMOLED a 60 Hz con una luminosità di picco notevole, 1000 nits. Supporto all’Always on Display e una protezione Gorilla Glass 5. Il cuore pulsante del Pixel Watch è un Samsung Exynos 9110 a 10 nm e una GPU Mali-T720 accompagnata da un co-processore Cortex M33. Bluetooth solo 5.0 ma non mancano tutte le altre connettività richiesto in un top smartwatch. Apple Watch Series 8 che non credo abbia bisogno di presentazioni, ma anche HUAWEI Watch 3 Pro in una fascia di prezzo decisamente più accessibile.

Fabio Nardozzi
Fabio Nardozzihttps://www.fabionardozzi.it
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